Secondo la Convenzione di Ginevra (1951), vincolante per gli Stati che l'hanno ratificata e per l'Italia resa esecutiva dalla Legge 722 del 1954, è rifugiato chiunque "a causa del timore fondato di essere perseguitato in ragione della razza, della religione, della nazionalità, dell'appartenenza ad un particolare gruppo sociale o dell'opinione politica, si trova al di fuori del Paese di cui è cittadino e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di quel Paese".
La nostra scuola condivide l'idea che l'educazione permanente costituisca la condizione indispensabile per inserirsi in un contesto sociale in continua evoluzione e che la conoscenza linguistica e dell'organizzazione dello Stato italiano da parte degli adulti di ogni nazionalità presenti sul territorio, sia indispensabile per intraprendere un percorso di integrazione.
Mondo in RI.MA. ODV insieme alle altre scuole aderenti alla Rete, svolge corsi di italiano L2 rivolti a stranieri presenti sul territorio italiano, in prevalenza lavoratori o in ricerca di occupazione o richiedenti asilo e rifugiati; tali corsi offerti gratuitamente e svolti da personale volontario non retribuito, possono costituire un'opportunità di apprendimento linguistico e di integrazione, specialmente per le fasce più deboli e a rischio della popolazione immigrata, caratterizzandosi per l'elasticità delle modalità organizzative e per la facilitazione della frequenza ai corsi.
Che cos’è il Quadro Comune Europeo di Riferimento per Lingue (QCER)?
È un documento che fornisce una base comune in tutta l’Europa per l’elaborazione dei programmi, degli esami, dei libri di testo ecc. per l’apprendimento delle lingue moderne. Il QCER descrive ciò che chi studia una lingua deve imparare e quali abilità deve acquisire per poter comunicare con le persone che parlano quella lingua.
Infine, il QCER delinea una sequenza graduata di livelli comuni di riferimento che permettono di descrivere con precisione la competenza raggiunta da chi sta imparando una lingua diversa dalla lingua madre.
I livelli del QCER sono 6 e vengono usati in tutta l’Europa.
Che cosa sono i livelli A1, A2, B1, B2 ecc. ?
Sono i livelli di conoscenza di una lingua (in questo caso la lingua italiana) definiti dal Quadro Comune Europeo.
Il QCER presenta sei livelli generali che sembrano coprire adeguatamente lo spazio di apprendimento della lingua:
In particolare, i livelli A1 e A2 corrispondono a un livello elementare, i livelli B1 e B2 a un livello intermedio e i livelli C1 e C2 a un livello avanzato.
I livelli di conoscenza di una lingua
C2
É in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.
C1
É in grado di comprendere un'ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.
B2
É in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. É in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l'interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti ed esprimere un'opinione su un argomento di attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.
B1
É in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. É in gradi di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.
A2
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (per esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
A1
Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). É in grado di interagire in modo semplice purché l'interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.
Nel 2014 gli enti certificatori hanno pubblicato il sillabo riferito ai livelli precedenti l'A1.
Pre-A1
Sono considerati al livello Pre A1 gli stranieri adulti scarsamente scolarizzati o analfabeti che hanno ricevuto un'istruzione scarsa o assente nella loro Lingua Madre.
Non sono in grado di utilizzare la letto-scrittura nella maggior parte delle situazioni quotidiane. Rientrano in questo gruppo anche gli stranieri adulti che hanno perso le abilità di alfabetizzazione per mancanza di utilizzo e vivono una situazione di analfabetismo di ritorno.
Tratto da: Consiglio D'Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione, traduzione dall'inglese di Franca Quartapelle e Daniela Bertocchi © La Nuova Italia, Firenze 2002
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